Lettera al Ministro dell'Istruzione Giannini: spagnolo già alle elementari
Dopo le ultime dichiarazioni del Ministro Giannini sull'importanza dello studio dell'inglese e del francese già alle elementari, noi insegnanti di spagnolo chiediamo di non dimenticare la nostra disciplina. Qui di seguito la lettera già firmata da oltre 200 insegnanti e già spedita al Ministero.Egregio Ministro,
avendo letto le Sue riflessioni* sullo studio delle lingue, apparse sul quotidiano la Repubblica del 27 marzo, premettiamo che noi sottoscritti Docenti di Lingua Spagnola siamo tutti molto motivati, e non possiamo accettare giudizi sommari e sprezzanti sull’operato nostro e dei nostri colleghi, a maggior ragione se vengono da chi delle difficili condizioni in cui la nostra attività si svolge porta per intero la responsabilità.
Ciò detto, notiamo che le Sue riflessioni prendono in considerazione solo lo studio del francese e dell'inglese e Le vogliamo quindi ricordare che:
con 500 milioni di ispanofoni, lo spagnolo è la terza lingua più parlata al mondo, dopo il cinese mandarino e l’inglese ed è, insieme all’arabo, una delle lingue in più rapida espansione: la quarta più grande città ispanofona del mondo è Los Angeles, New York è sostanzialmente bilingue;
con 21 paesi di lingua ispanica, lo spagnolo è la seconda madrelingua al mondo; lo spagnolo è lingua ufficiale delle Nazioni Unite;
dal 2004 lo spagnolo fa parte dell'offerta curricolare della scuola secondaria di primo grado dove ha ottenuto grande successo e gradimento visto che in 10 anni gli studenti della lingua di Cervantes si sono quadruplicati; a fronte della crescente richiesta, in molte province italiane le graduatorie per le nostre Classi di Concorso sono esaurite da almeno un paio di anni, e molte cattedre di diritto sono affidate a docenti delle graduatorie di Istituto.
Dopo l'inglese, riteniamo giusto che a genitori e studenti sia data libera scelta sulle altre lingue da studiare. Chiediamo quindi che questa libera scelta sia tutelata inserendo l’insegnamento dello spagnolo già dalle elementari e ampliandone l’orario nella scuola secondaria: in questo modo, in 14 anni di studio opportunamente guidato, lo studente italiano potrebbe acquisire un ottimo livello di produzione e comprensione dello spagnolo scritto e orale. A questo fine, la cosa migliore sarebbe che il docente italiano laureato in lingue potesse essere sempre affiancato da un lettore madrelingua.
Cordiali saluti.
* Intervistatore: "E poi? Ministro Giannini: "Dobbiamo lavorare sulle lingue, mamma mia. Possibile che solo in Italia si parli questo pessimo inglese? A 18 anni bisognerebbe stare, almeno, al livello C2, quello che ti consente di dialogare con il mondo, di lavorare. L'inglese è come lo sci: o lo impari da piccolo o zoppichi tutta la vita. Cercheremo di immettere nelle nostre scuole insegnanti madrelingua o "native like". E dovremo sperimentare classi di "solo inglese" e "solo francese", dove alcune materie saranno insegnate solo nella lingua straniera. Le due ore a settimana propinate da insegnanti oggettivamente scarsi servono a poco".
avendo letto le Sue riflessioni* sullo studio delle lingue, apparse sul quotidiano la Repubblica del 27 marzo, premettiamo che noi sottoscritti Docenti di Lingua Spagnola siamo tutti molto motivati, e non possiamo accettare giudizi sommari e sprezzanti sull’operato nostro e dei nostri colleghi, a maggior ragione se vengono da chi delle difficili condizioni in cui la nostra attività si svolge porta per intero la responsabilità.
Ciò detto, notiamo che le Sue riflessioni prendono in considerazione solo lo studio del francese e dell'inglese e Le vogliamo quindi ricordare che:
con 500 milioni di ispanofoni, lo spagnolo è la terza lingua più parlata al mondo, dopo il cinese mandarino e l’inglese ed è, insieme all’arabo, una delle lingue in più rapida espansione: la quarta più grande città ispanofona del mondo è Los Angeles, New York è sostanzialmente bilingue;
con 21 paesi di lingua ispanica, lo spagnolo è la seconda madrelingua al mondo; lo spagnolo è lingua ufficiale delle Nazioni Unite;
dal 2004 lo spagnolo fa parte dell'offerta curricolare della scuola secondaria di primo grado dove ha ottenuto grande successo e gradimento visto che in 10 anni gli studenti della lingua di Cervantes si sono quadruplicati; a fronte della crescente richiesta, in molte province italiane le graduatorie per le nostre Classi di Concorso sono esaurite da almeno un paio di anni, e molte cattedre di diritto sono affidate a docenti delle graduatorie di Istituto.
Dopo l'inglese, riteniamo giusto che a genitori e studenti sia data libera scelta sulle altre lingue da studiare. Chiediamo quindi che questa libera scelta sia tutelata inserendo l’insegnamento dello spagnolo già dalle elementari e ampliandone l’orario nella scuola secondaria: in questo modo, in 14 anni di studio opportunamente guidato, lo studente italiano potrebbe acquisire un ottimo livello di produzione e comprensione dello spagnolo scritto e orale. A questo fine, la cosa migliore sarebbe che il docente italiano laureato in lingue potesse essere sempre affiancato da un lettore madrelingua.
Cordiali saluti.
* Intervistatore: "E poi? Ministro Giannini: "Dobbiamo lavorare sulle lingue, mamma mia. Possibile che solo in Italia si parli questo pessimo inglese? A 18 anni bisognerebbe stare, almeno, al livello C2, quello che ti consente di dialogare con il mondo, di lavorare. L'inglese è come lo sci: o lo impari da piccolo o zoppichi tutta la vita. Cercheremo di immettere nelle nostre scuole insegnanti madrelingua o "native like". E dovremo sperimentare classi di "solo inglese" e "solo francese", dove alcune materie saranno insegnate solo nella lingua straniera. Le due ore a settimana propinate da insegnanti oggettivamente scarsi servono a poco".
da Insegnati di Spagnolo |
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